Dicembre a Miami non è un mese come gli altri: è l’epicentro sismico del mondo dell’arte. L’aria tropicale e frenetica nasconde un rituale che ogni anno attira collezionisti, critici, galleristi e semplici curiosi. La Miami Art Week è il momento in cui l’arte smette di essere relegata ai musei e diventa la valuta più viva, e a volte spietata, del pianeta.
Martedì 25 novembre 2025, nelle piccole vie traverse del Duomo di Milano, la birreria Spiller Duomo ha respirato un’aria diversa. Chi è passato di lì ha sentito che, per una sera, l’abituale aperitivo delle 18.30 si era trasformato in qualcosa di più: un vero punto d’incontro, fatto di conversazioni che cercavano la profondità, non la superficialità.
In un panorama globale sempre più frammentato e saturo di informazioni, la figura professionale contemporanea, in ogni settore – dall’alta finanza alla curatela artistica – è ossessionata dalla ricerca del Purpose. Questo “scopo superiore” non è più un lusso filosofico, ma un imperativo strategico per la crescita personale e il successo a lungo termine. Il mondo dell’arte, per sua natura custode di significato e trascendenza, non fa eccezione. Anzi, è forse il luogo dove l’esigenza di allineare vocazione, competenza e opportunità si fa più acuta.
Il mercato dell’arte è in crisi sistemica, ma non per mancanza di qualità o di capitali. La vera disfunzione è una profonda frattura strutturale: l’assenza di dialogo tra i suoi attori. Questo ecosistema sta fallendo nel sostenere le nuove generazioni creative, cristallizzato in circuiti chiusi che sistematicamente escludono il talento emergente.
Prova a parlare con un professionista del mondo dell’arte. Tutto scorre tra bellezza, visione e impatto culturale. Poi pronuncia la parola “investimento” o “ritorno economico”. Improvvisamente cala il silenzio. Gli sguardi si abbassano.
La holding di Massimo Pozzi Chiesa, già Vicepresidente di Italmondo, scommette su una giovane realtà che promette di rivoluzionare il modo in cui arte, tecnologia e cultura dialogano tra loro. L’ammontare dell’operazione non è stato reso pubblico, prassi comune nel mondo del venture capital, ma le ambizioni sono dichiarate: dare vita a un ecosistema digitale integrato per il settore culturale, capace di unire professionisti, appassionati e collezionisti in un’unica piattaforma.
Nel mondo contemporaneo, l’arte non è più soltanto un’esperienza estetica o spirituale: è diventata anche una leva economica, uno strumento di posizionamento sociale e, sempre più spesso, un asset finanziario. In questo scenario in rapida trasformazione, il curatore d’arte assume un ruolo cruciale, non solo come mediatore culturale, ma anche come figura strategica nel mercato dell’arte e nel panorama degli investimenti alternativi.
Tradizionalmente, il curatore d’arte è colui che progetta, organizza e sviluppa mostre, seleziona le opere, coordina i rapporti tra artisti, istituzioni e pubblico. Tuttavia, negli ultimi vent’anni, complice la crescente finanziarizzazione dell’arte, questo ruolo si è ampliato, divenendo sempre più trasversale. Oggi il curatore non si limita più a dare forma a narrazioni visive o concettuali: spesso è anche un consulente, un advisor, un “cacciatore di tendenze” capace di influenzare il valore di mercato di un’opera o la carriera di un artista.
In un contesto in cui l’arte viene considerata anche come asset class, il curatore può contribuire in modo decisivo alla costruzione di un portafoglio artistico. Lo fa attraverso una conoscenza profonda del panorama contemporaneo, della storia dell’arte e delle dinamiche che regolano l’oscillazione dei valori economici delle opere. La sua influenza, in questo senso, può essere paragonata a quella di un analista finanziario.
Il lavoro del curatore si fonda su una rete articolata di relazioni. Collabora con galleristi, che gli forniscono accesso diretto agli artisti e agli spazi espositivi; con critici d’arte, che amplificano la visibilità delle mostre; con musei e fondazioni, che ne legittimano il lavoro a livello istituzionale. Ma la sua attività si intreccia anche con figure più specificamente legate al mercato, come gli art advisor, i periti e gli esperti in diritto dell’arte.
Questi ultimi, ad esempio, sono fondamentali quando si tratta di autenticare le opere o di gestire delicate questioni legate alla provenienza. Gli art advisor, invece, lavorano spesso a stretto contatto con il curatore per selezionare le opere più adatte a un collezionista o a un investitore, garantendo un equilibrio tra valore culturale e potenziale rivalutazione economica.
In alcune realtà, soprattutto nei grandi centri internazionali come New York, Londra o Hong Kong, i curatori collaborano direttamente con hedge fund, family office e società di private banking. Non è raro che una mostra curata ad arte (è proprio il caso di dirlo) abbia effetti diretti sul valore di mercato di un artista. Un posizionamento in una fiera importante o in un museo può determinare un’impennata nei prezzi delle opere. Il curatore, in questi casi, diventa una figura quasi “speculativa”, capace di incidere sulle dinamiche della domanda.
L’interazione tra curatela e finanza è ancora più evidente nei grandi eventi fieristici internazionali (Art Basel, Frieze, TEFAF), dove il confine tra esposizione e investimento si fa sottile. Alcuni curatori vengono ingaggiati direttamente da collezionisti privati o da fondi d’investimento specializzati in arte per costruire collezioni coerenti, capaci di aumentare di valore nel tempo. In altri casi, sono coinvolti nella gestione di fondi strutturati, in cui le opere d’arte sono parte di un portafoglio diversificato.
Un esempio emblematico è la figura del “curatore corporate”, presente in molte grandi aziende che investono in arte come forma di branding, benefit culturale per i dipendenti o posizionamento reputazionale. Qui il curatore assume anche un ruolo manageriale e strategico, capace di coniugare visione artistica e ritorno d’immagine.
Naturalmente, l’inserimento dell’arte nei circuiti finanziari pone una serie di questioni: come si stabilisce il “valore” di un’opera? Quali sono gli indicatori oggettivi, e quanto contano invece la narrazione, il contesto espositivo, la reputazione degli attori coinvolti? In questo quadro, il curatore diventa una figura di garanzia, il cui know-how può mitigare i rischi tipici del mercato dell’arte: opacità, speculazione, fluttuazioni imprevedibili.
In molti casi, infatti, la fiducia dell’investitore passa proprio attraverso la reputazione del curatore coinvolto: una mostra ben costruita, un testo critico efficace, una selezione coerente, possono trasformare un’opera ancora sconosciuta in un investimento interessante. Il curatore si trova spesso a dover bilanciare responsabilità culturali con logiche di mercato, cercando un equilibrio tra valori etici e scelte strategiche.
Il futuro del curatore d’arte si giocherà sempre più su questo equilibrio delicato. Da una parte, la necessità di preservare l’autonomia critica e intellettuale del proprio operato; dall’altra, la capacità di dialogare con un ecosistema in cui l’arte è sempre più integrata a logiche di mercato e di investimento.
Sarà possibile mantenere la qualità curatoriale e la libertà di pensiero in un contesto dominato da interessi economici? Oppure il curatore rischia di trasformarsi definitivamente in una figura di servizio per il mercato, perdendo la sua funzione originaria di interprete e guida culturale? La sfida è aperta, e riguarda non solo chi lavora nell’arte, ma anche chi – in essa – continua a cercare un senso.
Noi di Artistinct pensiamo che al giorno d’oggi la figura del curatore stia divenendo sempre più fondamentale e sia in continua evoluzione, a tal punto che la si può considerare un investimento vero e proprio: è una professione chiave che determina sia lo sviluppo dei singoli artisti rappresentati che quello delle aziende o altre figure, come art advisor, galleristi, investitori, con cui si attuano delle collaborazioni artistico-economiche.
Chi investe in arte oggi non è più solo un collezionista mosso dalla passione, ma spesso anche un investitore strategico che riconosce nell’opera d’arte un bene rifugio e un mezzo di diversificazione del proprio portafoglio. Se un tempo il mercato sembrava riservato a élite informate e ad aste londinesi, oggi è cambiato tutto: i canali digitali hanno aperto varchi dove prima c’erano muri. Il collezionismo è diventato accessibile, le dinamiche più fluide, e la figura dell’investitore culturale si è trasformata.
Con un rendimento medio annuo che ha superato il 12% tra il 1995 e il 2022 per l’arte contemporanea (superiore al celebre S & P 500 nello stesso periodo), il settore offre prospettive concrete. E i “passion assets” che includono design, fotografia e collezionabili registrano una crescita costante, soprattutto tra le nuove generazioni, alla ricerca di oggetti con un’anima, non solo con un valore.
In questo scenario si inserisce l’area INVEST, con un obiettivo chiaro e ambizioso: rendere l’investimento artistico democratico, consapevole e sostenibile. INVEST non nasce soltanto per attrarre capitali, ma per costruire un ponte autentico tra il mondo della cultura e quello del rendimento economico, favorendo una nuova visione dell’arte come asset accessibile e generatore di valore.
Artistinct non è un semplice marketplace, ma un ecosistema curato, progettato per facilitare il dialogo tra artisti, gallerie, investitori e collezionisti. Attraverso strumenti trasparenti, accessibili e innovativi, ogni attore del sistema può partecipare attivamente, orientandosi con consapevolezza tra opportunità artistiche e prospettive di rendimento.
Le diverse sezioni che compongono l’offerta non sono compartimenti stagni, ma dialogano fra loro, offrendo un’esperienza d’investimento stratificata, coerente e completa, capace di valorizzare sia l’opera che chi la sostiene.
Nel cuore dell’offerta di Artistinct c’è la sezione NFT, dedicata all’arte digitale certificata tramite blockchain. Qui l’acquisto non è più solo fisico: ogni opera è unica, tracciabile e registrata su una catena di blocchi che ne garantisce l’autenticità. L’NFT non è più una moda, ma uno strumento: offre trasparenza, riduce il rischio di falsificazioni e permette, in alcuni casi, la proprietà frazionata. In questo modo, anche piccoli investitori possono entrare nel mercato, supportare artisti emergenti e diversificare il proprio portafoglio.
Artistinct seleziona accuratamente gli artisti digitali, valorizzando opere con potenziale di crescita estetica ed economica.
Artistinct propone una selezione di opere e oggetti d’arte e design firmati da artisti con livelli di esperienza diversi, da quelli emergenti a quelli già affermati. Il catalogo, eterogeneo e strutturato, copre un’ampia fascia di prezzo, rendendo l’investimento accessibile sia a nuovi collezionisti sia a investitori più esperti.
Artistinct non è solo una piattaforma per l’acquisto di opere d’arte, ma un ecosistema pensato per offrire servizi concreti sia agli artisti che agli investitori.
Per chi sceglie di investire, Artistinct mette a disposizione una rete di professionisti dell’arte tra cui consulenti, curatori e art advisor che accompagnano ogni fase del percorso: dalla valutazione delle opere alla gestione delle collezioni, fino alla pianificazione di investimenti basati su analisi e prospettive di mercato. Un supporto personalizzato, pensato per chi cerca un investimento consapevole, fondato su dati concreti e criteri di affidabilità.
La sezione aste è uno spazio dinamico, dove le opere proposte sono selezionate per potenziale di rivalutazione, impatto estetico e unicità. Ogni asta è anche un momento di accesso: un’opportunità per entrare in contatto con lavori di qualità a prezzi competitivi, spesso inferiori rispetto ai canali tradizionali.
Comprare arte oggi non è solo un investimento economico. È scegliere di credere in qualcosa di unico, in chi ha il coraggio di creare, nella bellezza che resiste al tempo. In un mondo che spinge tutto verso l’uniformità, l’arte rimane uno spazio dove la differenza ha ancora valore.
Artistinct nasce da questa convinzione. Non è solo una piattaforma per guardare l’arte, ma per viverla davvero: sceglierla, sostenerla, farla entrare nella tua vita. Anche come investimento intelligente.
Milano è pronta a esplodere di colore! Dal 13 al 15 giugno 2025, la città meneghina si trasforma nel palcoscenico di un evento che, per un decennio, ha ridefinito il panorama dell’arte urbana globale: il Looperfest. Giunto alla sua decima edizione, questo festival iconico, ideato da Loop , il brand italiano di spray famoso per qualità e sostenibilità, celebra un traguardo che va ben oltre i numeri: è una vera festa della cultura e della creatività.
Dal 10 maggio al 23 novembre 2025, Venezia si trasforma in un crocevia di idee, innovazione e visioni per il futuro con la 19ª Mostra Internazionale di Architettura. Sotto la guida ispirata di Carlo Ratti – architetto e ingegnere del MIT – questa edizione della Biennale promette di cambiare per sempre il modo in cui pensiamo gli spazi in cui viviamo. Il titolo scelto, “Intelligens. Natural. Artificial. Collective.”, va dritto al punto: oggi progettare significa collaborare, contaminarsi, unire le forze di intelligenze diverse per affrontare insieme le grandi sfide del nostro tempo.
Quando si parla di arte, alcune istituzioni non sono semplici musei, ma veri e propri santuari del
patrimonio culturale mondiale. Dal fasto del Louvre alla solennità della Peggy Guggenheim
Collection, ciascuno di questi luoghi racconta una storia unica, una testimonianza viva della nostra
eredità artistica. Un viaggio che ci porta alla scoperta delle collezioni d’arte più prestigiose e
influenti del pianeta, esplorando la loro storia, i capolavori che custodiscono e l’impatto che
generano, sia economico che culturale.
Ci sono anniversari che risuonano come campane, celebrando intuizioni capaci di plasmare il destino culturale di intere nazioni. Il 23 maggio segna non solo la nascita di Elias Ashmole nel 1617, ma anche l’alba dell’Ashmolean Museum di Oxford, il primo museo pubblico della Gran Bretagna. Ashmole, figura emblematica del Seicento inglese, ha rivoluzionato la concezione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile a tutti. Oggi, l’Ashmolean non è solo un custode di antichità, ma un crocevia di culture e un laboratorio di idee, invitando i visitatori a intraprendere un affascinante viaggio attraverso la storia dell’umanità.
Nella storia ci sono stati molti grandi mecenati che si sono fatti carico, per passione o per
investimento, di portare l’arte a un alto livello.
La newyorkese Peggy Guggenheim non è stata solo una collezionista d’arte, ma una vera pioniera.
Ha plasmato il panorama culturale del Novecento, favorendo la nascita di nuove avanguardie e con
il suo gusto eclettico e la sua audacia, ha creato una delle collezioni d’arte più importanti al mondo.
Il suo nome è legato non solo a capolavori dell’arte moderna, ma anche a un approccio radicale al
collezionismo, guidato più dall’istinto che dal consenso.
Maurizio Cattelan, l’artista padovano noto per la sua ironia dissacrante e le opere provocatorie, ha rivoluzionato il concetto di arte contemporanea. Dalla scultura di Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite a un gabinetto d’oro massiccio, le sue creazioni sfidano le convenzioni e pongono domande scomode. Con opere come “Comedian”, una banana attaccata al muro, Cattelan invita a riflettere sul valore dell’arte e sul suo significato nel mondo moderno. Scopri come questo genio irriverente ha conquistato il panorama artistico internazionale e ha fatto parlare di sé in modi inaspettati.
In un’epoca in cui la tecnologia pervade ogni aspetto della vita quotidiana, il mondo dell’arte non è rimasto in disparte. Le università di arte e design, da Londra a Milano, da New York a Shanghai, stanno reinventando il concetto stesso di creatività, fondendo tradizione e innovazione in un connubio che sembra quasi un nuovo Rinascimento. Oggi, la formazione artistica si spinge oltre le tecniche classiche di pittura e scultura, abbracciando discipline come il game design, la digital art e le pratiche di arte contemporanea, alimentate da strumenti tecnologici all’avanguardia.
In un’epoca in cui la rapidità del quotidiano rischia di far dimenticare il peso e la profondità della nostra storia culturale, esistono luoghi che, con la loro maestosità e silenziosa imponenza, continuano a raccontare le storie di intere civiltà. I musei e le gallerie d’arte non sono soltanto custodi di opere inestimabili: sono templi dell’anima, depositari di emozioni e memoria, che accolgono il visitatore in un abbraccio avvolgente fatto di luce, ombra e colori che parlano direttamente al cuore. Questo viaggio editoriale vi condurrà attraverso i corridoi del tempo, alla scoperta delle collezioni d’arte più iconiche del mondo, in un percorso che intreccia bellezza, storia e una profonda carica emotiva.
Nel vasto palcoscenico dell’esistenza, l’arte e l’universo si intrecciano in un abbraccio millenario, tessendo insieme storie di mistero, bellezza e ricerca dell’infinito. Fin dai primordi della civiltà, l’uomo ha alzato lo sguardo al cielo, trovando nelle stelle un linguaggio silenzioso che parla di speranze, domande e sogni. Oggi, in un’epoca in cui la tecnologia ci permette di sondare gli angoli più remoti del cosmo, questa antica connessione si rinnova, trasformandosi in un vibrante dialogo tra scienza e creatività.
Banksy, l’artista anonimo più celebre al mondo, continua a suscitare dibattiti con le sue opere caratterizzate da una forte ironia e da un simbolismo potente, influenzando profondamente il pensiero sociale.
Il creativo è diventato un’icona mondiale grazie ai suoi murales che appaiono in città come Londra, New York, Berlino e Tokyo, influenzando le riflessioni degli spettatori.
Oggi esploreremo l’impatto sociale di Banksy, concentrandoci sulle tematiche delle sue opere e sulla serie di murales dedicati agli animali realizzati a Londra!
Nel panorama artistico è fondamentale comprendere la nascita del mercato dell’arte e la differenza tra i diversi segmenti poiché ciascuno rappresenta un ruolo fondamentale nella determinazione del valore delle opere.
Il mercato dell’arte è caratterizzato da due segmenti principali, il mercato primario e quello secondario.
Ogni segmento opera con meccanismi diversi e riflette le dinamiche uniche di acquisto e vendita che influenzano il valore, la quotazione e la reputazione degli artisti.
Oggi parleremo della nascita del mercato dell’arte e dei suoi principali segmenti, e come la quotazione degli artisti si evolve nel corso della loro carriera!
Con la recente morte di Bill Viola, il mondo dell’arte ha perso uno dei suoi più grandi maestri.
Nato a New York nel 1951, è scomparso in California colpito dalla malattia dell’Alzheimer.
Viola ha contribuito a ridefinire l’arte contemporanea attraverso il suo approccio innovativo all’uso delle immagini in movimento.
Le sue creazioni hanno esplorato i confini tra il visibile e l’invisibile, il materiale e l’immateriale, portando la videoarte a nuovi livelli di espressione artistica e di introspezione umana.
Con la sua morte, si chiude un capitolo fondamentale della storia dell’arte, ma il suo lascito rimane vibrante, pronto a ispirare le generazioni future.
L’infanzia e l’esperienza della quasi-morte
Il valore dell’arte è cambiato notevolmente nel corso dei secoli, dal legame con prestigio e potere nell’antichità, attraverso il mecenatismo emblematico di Gaio Mecenate, fino alle dinamiche del mercato globale contemporaneo. L’arte continua a essere un potente strumento di espressione culturale e sociale, capace di ispirare e unire.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha rivoluzionato numerosi settori, automatizzando processi complessi e introducendo nuove forme di creatività. Utilizza dati e algoritmi avanzati per apprendere e migliorare nel tempo. Nonostante il significativo impatto, rimane fondamentale l’unicità dell’intelletto e della creatività umana.
Le collaborazioni tra artisti e brand rappresentano una sinergia di creatività e commercio, trasformando prodotti ordinari in icone culturali e rafforzando il legame emotivo con il pubblico. Esempi notevoli includono Andy Warhol con Campbell’s Soup e Jonathan Ive con Apple, dimostrando il potere dell’arte di unire mondi diversi e ispirare innovazione.
I social media hanno democratizzato l’accessibilità dell’arte, consentendo agli artisti di raggiungere un pubblico globale e ricevere feedback immediato. Tuttavia, la pressione per creare contenuti “instagrammabili” e l’acquisto di follower falsi possono compromettere la qualità e l’autenticità dell’arte. Artistinct sostiene artisti promuovendo autenticità e valore culturale.
In un’epoca in cui la tecnologia ridefinisce costantemente il nostro rapporto con l’arte, gli NFT (Non-Fungible Tokens) rappresentano una rivoluzione internazionale.Oggi vi spieghiamo la loro evoluzione e perché stanno facendo impazzire il mondo digitale!
Il fenomeno NFT nasce da esperimenti su Bitcoin nel 2012, ma esplode nel 2017 con CryptoKitties, un gioco che permette di collezionare gatti virtuali unici.
Gli NFT sono asset digitali che risiedono nel sistema blockchain, identificando in modo unico la proprietà delle opere nel mondo digitale.
Acquistandone uno, si ottiene il diritto di dimostrarne il possesso.
Per creare un NFT bisogna generare una versione digitale di un’opera d’arte e registrarla in modo univoco sulla blockchain, e così facendo, si crea un sigillo digitale che certifica l’autenticità e la proprietà dell’opera.
Ad esempio, in Artistinct abbiamo la nostra bockchain basata su Avalanche con la moneta Cripto-avax.
Avalanche è un sistema blockchain scalabile e ad alta velocità, progettato per la creazione di applicazioni decentralizzate (dApps) e blockchain personalizzate.
Fondata nel 2020, si distingue nel panorama delle criptovalute grazie al suo meccanismo di consenso Proof of Stake (PoS), che offre numerosi vantaggi.
In Artistinct abbiamo scelto Avalanche per la sua capacità di elaborare migliaia di transazioni al secondo mantenendo le commissioni di transazione basse, migliorando così l’accessibilità per gli utenti.
Inoltre, il suo consumo energetico è significativamente inferiore rispetto a blockchain come Ethereum, rendendola una scelta ecologica e sostenibile.
La piattaforma garantisce un elevato livello di sicurezza per transazioni e applicazioni e supporta vari linguaggi di Smart Contracts, permettendo la creazione di blockchain adatte per diversi progetti.
Gli smart contracts rappresentano una rivoluzione nel mondo delle transazioni digitali.
I contratti più utilizzati sono ERC-721, ERC-1155 e BEP-721.
Questi programmi autoeseguibili, con i termini dell’accordo scritti direttamente nel codice, operano su blockchain, assicurando che le condizioni concordate tra le parti vengano rispettate automaticamente, senza intermediari.
La loro automazione permette, ad esempio, di rilasciare un pagamento solo alla consegna di un prodotto.
La trasparenza e l’immutabilità della blockchain garantiscono sicurezza e fiducia; gli smart contracts sono visibili e verificabili da tutti e non possono essere modificati.
eliminando intermediari come avvocati e notai, questi contratti digitali riducono tempi e costi, aumentando l’efficienza delle transazioni.
La loro versatilità li rende applicabili in molti settori, dalla finanza alla gestione della supply chain, offrendo soluzioni automatizzate e sicure eliminando gli intermediari.
Gas fee è una commissione essenziale pagata dagli utenti per eseguire transazioni o smart contract su una blockchain, coprendo i costi energetici e computazionali sostenuti dai miner o validatori che elaborano e verificano queste operazioni.
Questa tassa è espressa in una valuta diversa da quella principale della blockchain e può variare notevolmente in base alla domanda e offerta di risorse di rete.
Nei momenti di alta domanda, le commissioni possono aumentare, rendendo alcune transazioni più costose.
Tuttavia, alcune blockchain come Avalanche lavorano per mantenere le gas fee basse e sostenibili, migliorando l’accessibilità per gli utenti e riducendo l’impatto ambientale.
I numeri parlano chiaro: dagli incredibili 91,8milioni di dollari per “The Merge”di Pak su Nifty, ai 69,3 milioni di dollari per “Everydays: The First 5000 Days” di Beeple all’asta di Christie’s.
Questi risultati riflettono la fervente attenzione di artisti, investitori e appassionati di tecnologia verso questa nuova frontiera digitale.
La bolla speculativa degli NFT ha rappresentato un fenomeno economico-culturale esplosivo.
A partire dal 2020, il valore dei token digitali unici, spesso legati all’arte, è cresciuto rapidamente.
La crescita del mercato degli NFT è stata alimentata da diversi fattori.
L’aumento del valore delle criptovalute ha spinto molti investitori a cercare nuove opportunità.
Ad esempio, gli artisti digitali hanno trovato negli NFT un metodo per monetizzare il loro lavoro, mentre celebrità e influencer hanno portato grande attenzione a questo mercato.
Tuttavia, la rapidità di questa crescita ha fatto pensare a molti esperti che si trattasse di una bolla speculativa, ed infatti, avevano ragione.
Le valutazioni esagerate, speculazione estrema, volatilità del mercato e casi di frode, sono i motivi principali dello scoppio della bolla speculativa.
NFT venduti per milioni di dollari senza un valore intrinseco, acquirenti motivati solo dalla speranza di rivendere a un prezzo superiore, sono accorgimenti di un mercato instabile e non duraturo.
Nonostante questo, la tecnologia degli NFT potrebbe avere un futuro brillante.
Nel settore del gaming, gli NFT possono rappresentare oggetti di gioco unici. Possono aiutare a proteggere e monetizzare la proprietà intellettuale e certificare identità e credenziali digitali.
In sintesi, mentre la bolla degli NFT ha creato enormi opportunità di guadagno e perdite, la tecnologia alla base potrebbe rivoluzionare vari settori, continuando a evolversi anche dopo la fine della fase speculativa.
In conclusione, nonostante le sfide, gli NFT prosperano come un’innovazione nel mondo digitale, rappresentando un nuovo mondo in cui è possibile possedere e scambiare opere d’arte.
In Artistinct, con il nostro impegno verso la trasparenza e il sostegno agli artisti, continuiamo a plasmare un ecosistema dove ogni opera è unica e ogni collezione racconta una storia.
#webelieveinhumanartistinct
Al giorno d’oggi, purtroppo, persiste lo stereotipo secondo cui gli artisti sarebbero persone senza valori, destinate a non raggiungere mai obiettivi concreti. Noi siamo qui per sfatare questo falso mito!
Crediamo fermamente nel valore dell’impegno e nella determinazione di chi, passo dopo passo, raggiunge il proprio successo.
Ed è proprio di tre artisti straordinari, che hanno saputo trasformare la loro passione in realtà, che parleremo tra poco.
Quante volte avete sentito dire che un artista e le sue opere acquisiscono valore solo dopo la sua morte? Questo è un altro stereotipo che vogliamo abbattere.
Certo, ci sono alcuni casi in cui le opere di un artista guadagnano maggiore riconoscimento postumo, ma non è sempre così.
Oggi esistono numerosi artisti viventi le cui opere valgono milioni e sono apprezzate e ricercate in tutto il mondo.
Pensate a figure come Bansky o Jeff Koons: artisti contemporanei che hanno saputo lasciare un’impronta indelebile nel panorama artistico globale, ottenendo fama e successo già in vita.
I loro lavori non solo sono valutati a milioni di dollari, ma sono anche capaci di influenzare profondamente la cultura e la società odierna.
E allora perché continuare a credere a questi stereotipi?
Noi di Artistinct crediamo nel potere del talento, e siamo qui per valorizzare l’impegno degli artisti che dimostrano che l’arte può essere una carriera di successo e di grande soddisfazione.
Come ecosistema di arte e cultura, ci impegnamo a sostenere e promuovere artisti che sfidano i limiti dell’immaginazione e dell’espressione, trasformando le loro visioni in realtà tangibili e influenti.
Avete mai riflettuto su cosa renda un’opera d’arte contemporanea così straordinaria da valere milioni di euro?
È forse solo una questione di fortuna o c’è qualcosa di più profondo e affascinante? La risposta risiede in una combinazione di talento puro, strategia astuta e un tocco di innovazione audace.
Gli artisti contemporanei non si accontentano di seguire le orme del passato; loro vogliono sfidare costantemente i propri limiti per scoprire giorno dopo giorno quali valori l’arte può regalargli e insegnargli, aumentando sempre di più il proprio bagaglio personale e artistico/culturale.
Ma c’è di più: il valore di un’opera d’arte contemporanea non nasce solo dalla sua estetica, ma anche dalla sua capacità di suscitare emozioni, stimolare riflessioni e avviare conversazioni.
È questa potente alchimia che cattura l’attenzione di collezionisti e appassionati di tutto il mondo, portando le opere a valere cifre esorbitanti.
Ecco a Voi la Top 3 degli artisti in vita che hanno venduto a milioni a Basilea!
Opera: Untitled, 1999
Vendita: 6.75 mln
Galleria: White Cube, Londra
Julie Mehretu
Immaginate dipinti astratti che mescolano architettura, paesaggio e pura astrazione in una sinfonia visiva. Julie Mehretu, nata nel 1970 ad Aroussi, con la sua abilità unica di integrare prospettive urbane e graffiti in opere multistrato, cattura l’essenza frenetica delle città moderne.
La sua notorietà arriva nei primi anni del 2000 con dipinti multi strato che utilizzano l’architettura come base.
Incorporando diagrammi, prospettive aree, paesaggi urbani e graffiti, Julie, crea opera frenetiche e narrative.
Tra le sue opere più celebri spicca il murale di 25 metri commissionato da Goldman Sachs, per la loro sede a Manhattan, intitolato « Mural ».
Le mostre personali a Berlino, Madrid e Parigi segnano un’evoluzione nel suo stile, con opere che riflettono temi contemporanei come l’immigrazione e i disastri ecologici.
Opera: Abstraktes Bild, 2016,
Vendita: 6 MLN
Stand: David Zwirner, New York
Gerhard Richter
Come può un ex pittore di scenografie teatrali diventare un’icona mondiale dell’arte contemporanea?
Gerhard Richter ha dimostrato che la perseveranza e la continua sperimentazione sono chiavi per il successo.
Nasce a Dresda nel 1932 e la sua carriera inizia esponendo la sua prima personale nel 1964 alla galleria Schmela di Düsseldorf.
Dalla sua esibizione epica alla Biennale di Venezia e oltre, ogni pennellata riflette una profonda riflessione sulla condizione umana.
Oggi, Gerhard continua a creare ed esporre le sue opere, e vive a Colonia.
Nel 2012, una grande retrospettiva in occasione dei suoi 80 anni a Londra, Berlino e Parigi ha ricevuto grande successo di pubblico e critica, confermando il suo ruolo di maestro dell’arte contemporanea.
Opera: Rosemary Baby’s, 2024
Vendita: 1.95 MLN
Galleria: Sprüt Magers, Berlino
George Condo
E se il cubismo incontrasse lo spirito umano? George Condo, nato a Concord nel 1957 ha rivoluzionato l’arte con il suo approccio psicologico unico, influenzando generazioni successive e collaborando con icone della musica come Kanye West.
La sua carriera inizia esponendo nelle gallerie dell’East Village tra il 1981 e il 1983 e lavora brevemente nella fabbrica di Andy Warhol.
Il suo successo arriva nel 2010 proprio grazie alla collaborazione con Kanye West per le copertine dell’album « My Beautiful Dark Twisted Fantasy ».
Nel 2011, il New Museum dedica a Condo una grande mostra retrospettiva intitolata « Mental States ».
Oggi Condo vive e lavora a New York.
Le sue opere sono presenti in collezioni prestigiose come il Museum of Modern Art di New York e la National Gallery of Art di Whashington, DC, confermando il suo status di figura centrale nell’arte contemporanea.
In conclusione, gli artisti contemporanei come Julie Mehretu, Gerhard Richter e George Condo non solo dimostrano che l’arte può essere un percorso di successo e soddisfazione, ma incarnano anche l’idea che il talento, l’impegno e la capacità di innovazione possano superare ogni stereotipo.
Questi artisti, con le loro opere, continuano a sfidare i confini dell’arte, influenzando profondamente la cultura e stimolando riflessioni e conversazioni a livello globale.
Le loro creazioni, apprezzate e valutate milioni, testimoniano che il valore dell’arte non è legato solo al passato, ma vive, cresce e prospera nel presente.
Questi artisti non solo vendono opere per milioni, ma sfidano anche i confini della creatività e della critica. Attraverso gallerie prestigiose e mostre internazionali come Art Basel Basilea, continuano a plasmare il futuro dell’arte contemporanea, lasciando un’impronta indelebile nel cuore e nella mente di ogni osservatore.
Da parte di Artistinct, siamo orgogliosi di promuovere e sostenere artisti che trasformano le loro visioni in opere d’arte concrete e influenti.
Crediamo profondamente nel potere del talento e dell’innovazione, e ci dedichiamo a creare un ecosistema in cui arte e cultura possano prosperare e connettersi.
Il nostro focus è quello di celebrare i trionfi degli artisti e contribuire a un mondo in cui l’arte è vista come una carriera di valore e soddisfazione.
Vogliamo far esaltare l’impegno e la passione di coloro che, ogni giorno, plasmano il futuro dell’arte, dimostrando che il successo artistico è una realtà raggiungibile e stimolante.
Art Basel 2024 si è conclusa con successo il 16 giugno sotto la guida di Maike Cruse, attirando 91.000 visitatori e registrando vendite robuste. L’evento ha presentato opere innovative, tra cui il tributo a Agnes Denes e la sezione Parcours, coinvolgendo artisti, curatori e una platea internazionale. La collaborazione con Artistinct ha arricchito ulteriormente la manifestazione.
