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Art Basel 2025: un’edizione da record tra grandi nomi e collezionismo globale

La 55ª edizione di Art Basel, tenutasi tra il 19 e il 22 giugno, si è conclusa con
entusiasmo a Basilea, confermandosi fulcro del mercato artistico internazionale.
Con 285 gallerie da 40 paesi, l’evento ha attirato collezionisti, curatori e direttori
di musei da tutto il mondo. L’affluenza si è aggirata sulle 88.000 presenze nei
giorni di apertura.
Tra i momenti salienti della fiera, la celebre artista tedesca Katharina Grosse ha
dipinto l’architettura e le superfici di Messeplatz, la piazza centrale di Basilea,
trasformandola in un ambiente vibrante e immersivo. CHOIR (2025) è l’opera più
grande di Katharina Grosse realizzata finora in un centro urbano, con una
superficie di oltre 5000 metri quadrati. Grosse utilizza il magenta perché è il
colore più visibile all’occhio umano in ambienti esterni. Curato da Natalia
Grabowska, questo sorprendente dipinto site-specific ha ridefinito l’esperienza
dello spazio pubblico attraverso un’audace espressione cromatica.


Vendite e protagonisti
Le vendite sono state rapide e sostanziose fin dall’anteprima VIP: la galleria
d’arte contemporanea svizzera Hauser & Wirth ha piazzato un Mark Bradford per
3,5 milioni di dollari, mentre l’art dealer David Zwirner ha venduto opere di Alice
Neel e Joan Mitchell tra i 2 e i 3 milioni. La galleria d’arte svizzera Gagosian ha
chiuso la vendita di un dipinto di Georg Baselitz per oltre 5 milioni. Gli artisti di
punta includevano anche l’artista visivo ghanaese Amoako Boafo e l’artista visiva
americana Christina Quarles.


Emergenti di successo
Tra gli artisti emergenti che hanno riscosso maggiore attenzione si segnalano
Kudzanai-Violet Hwami, con opere vendute entro le prime ore; Jes Fan, che ha
attratto l’interesse di più musei per le sue installazioni biomorfiche; e Maia Ruth
Lee, il cui lavoro ha ottenuto consensi da parte della critica e vendite solide.
Notevole riscontro anche per Danielle Brathwaite-Shirley e Zadie Xa, con opere
che hanno esplorato temi di genere e appartenenza culturale attraverso mezzi
digitali.


Trend emergenti
L’edizione 2025 ha evidenziato una forte attenzione verso l’arte sostenibile e i
linguaggi digitali. Cresce l’interesse per artisti provenienti da contesti non
occidentali, in particolare dall’Africa (Ndayé Kouagou del Congo e Felix Shumba
dello Zimbabwe) e dal Sud-est asiatico (Ho Tzu Nyen, Truong Cong Tung). Le
opere multimediali e interattive hanno trovato largo spazio, così come le pratiche
che riflettono su identità, inclusività e cambiamento climatico. I collezionisti più
giovani si orientano verso linguaggi sperimentali e produzioni di artisti
emergenti. Rispetto al 2024, l’edizione 2025 ha segnato un incremento tanto in
termini di partecipazione quanto di volume di vendite. Le vendite hanno visto nel
2025 un’espansione verso le pratiche digitali e gli emergenti, con un aumento
stimato del 12% nei volumi complessivi


Impatto dei linguaggi digitali sulle vendite
I trend digitali hanno influenzato le dinamiche di vendita in modo decisivo. Le
opere con componenti video, interattive o legate al mondo virtuale hanno attratto
l’interesse di una nuova generazione di acquirenti, più incline alla
sperimentazione. Alcune gallerie hanno venduto opere NFT o esperienze digitali
immersive, generando cifre a sei zeri, mentre installazioni interattive e ambienti
immersivi hanno suscitato interesse da parte di musei tecnologici e spazi
espositivi innovativi. L’interesse verso opere NFT e immersive è cresciuto, La
fusione tra arte e tecnologia si è così consolidata come uno dei motori principali
dell’attuale domanda di mercato.


Conclusioni
Art Basel 2025 si conferma punto di riferimento globale per il mercato dell’arte
contemporanea, con numeri solidi, presenze qualificate e una proposta culturale e
commerciale di altissimo livello. Anche quest’anno, noi di Artistinct siamo stati
presenti ad Art Basel, e abbiamo osservato con sguardo attento la fiera, il suo
andamento e i vari protagonisti che l’hanno animata con ingenti azioni e
movimenti economici e artistici. La fiera non solo ha consolidato le tendenze in
atto, ma ha anche tracciato con decisione le linee guida del sistema dell’arte per
gli anni a venire.

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