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Aste da Record: Il 2025 delle Aste da Capogiro

Il mondo dell’arte è un ambiente vivo, dove bellezza e valore economico si incontrano ogni
giorno. Dietro ogni colpo di martello in una sala d’asta non c’è solo la fine di una trattativa, ma
anche il riconoscimento di un’opera e del lavoro di chi l’ha creata. Le aste non sono solo
vendite: sono veri e propri specchi dei gusti di un’epoca e segnali delle tendenze del momento.
È come una partita che si gioca in sala, dove ogni mossa è guidata da strategie e intuizioni, tutte
con un solo scopo: aggiudicarsi l’opera più ambita.


L’Arte del Vendere Arte: Stima, Offerte e Aggiudicazioni
Un’asta d’arte funziona seguendo un percorso chiaro, pensato per essere trasparente e
corretto. Tutto inizia con la stima dell’opera: la casa d’aste e il venditore valutano il pezzo
tenendo conto della sua rarità, dello stato di conservazione e di quante opere simili siano state
vendute in passato. Insieme al venditore, si stabilisce un prezzo di partenza e, spesso, anche un
prezzo di riserva cioè, la soglia minima sotto la quale l’opera non verrà venduta.
Quando arriva il giorno dell’asta, il vero protagonista è il banditore. È lui che presenta ogni opera
e dà il via alla gara tra gli offerenti. Le offerte possono arrivare da chi è presente in sala, ma
anche da chi partecipa online, al telefono o ha mandato un’offerta scritta prima dell’evento.
Ogni rilancio deve rispettare degli incrementi minimi stabiliti, e la competizione continua finché
non si smette di alzare la posta.
Quando non ci sono più rilanci, il banditore batte il martello e annuncia “aggiudicato”: l’opera è
venduta a chi ha fatto l’offerta più alta, a patto che abbia superato il prezzo di riserva. Se quel
minimo non viene raggiunto, la vendita non si conclude.


Le Colonne Portanti del Mercato: Christie’s, Sotheby’s, Phillips
Nel panorama delle aste internazionali, alcune case d’asta si ergono come vere e proprie
istituzioni. Christie’s, fondata a Londra nel 1766, e Sotheby’s, nata a Londra nel 1744, sono i
giganti del settore, con una storia lunghissima e una fama che nessuno può eguagliare.
Entrambe vantano sedi principali nelle maggiori capitali mondiali (Londra, New York, Parigi,
Hong Kong) e coprono un’ampia gamma di specializzazioni, dall’arte antica ai contemporanei,
dai gioielli agli arredi. Ogni loro asta è un evento di portata globale, capace di catalizzare
l’attenzione di collezionisti e media da ogni angolo del mondo.
Accanto a questi giganti si è fatta strada Phillips, fondata anch’essa a Londra nel 1796. Negli
ultimi anni, Phillips si è ritagliata uno spazio di rilievo, specializzandosi nell’arte moderna e
contemporanea e distinguendosi per un approccio più innovativo e attento alle nuove correnti
artistiche.


Le Vendite da Record del Primo Semestre 2025

Christie’s a New York ha aperto la stagione primaverile con l’asta tenutasi il 12 maggio 2025 al
Rockefeller Center. In due sessioni consecutive sono state registrate quattro delle cinque
vendite più importanti dell’anno finora.
Al primo posto c’è Piet Mondrian con Composition with Large Red Plane, Bluish Gray, Yellow,
Black and Blue (1922), un capolavoro dell’astrattismo geometrico venduto a 47,5 milioni di
dollari. Subito dopo troviamo Claude Monet con Peupliers au bord de l’Epte, crépuscule,
un’icona dell’impressionismo che ha raggiunto 42,9 milioni. Al terzo posto c’è Mark Rothko con
No. 4 (Two Dominants) [Orange, Plum, Black], che ha portato a casa 37,7 milioni grazie
all’intensità dell’espressionismo astratto. Quarto René Magritte con L’empire des lumières, first
canvas, opera surrealista che ha incantato i collezionisti a 34,9 milioni di dollari.
Questi risultati dimostrano come i grandi maestri del Moderno e dell’Impressionismo restino
beni rifugio preziosi, mentre espressionismo astratto e surrealismo continuano a suscitare
interesse.
A completare questa panoramica, il 10 aprile 2025 Sotheby’s a Hong Kong ha messo all’asta
una calligrafia in scrittura corsiva della dinastia Yuan di Rao Jie. L’opera, di valore storico e
artistico inestimabile, ha scatenato una battaglia di offerte durata 95 minuti, arrivando a 32
milioni di dollari. Tale esito è la dimostrazione evidente della crescita del collezionismo
asiatico: non si parla più di una nicchia, ma di un settore in rapida espansione, dove la cultura
millenaria si traduce in un valore economico concreto.


I risultati del primo semestre 2025 dimostrano che, contrariamente alle voci di un mercato
dell’arte in declino, il settore continua a muoversi con forza e vitalità. In questo scenario,
Artistinct è al tuo fianco per valorizzare un mercato ricco di opportunità, offrendo opere che
spaziano tra vari range di prezzo.
Ti aiutiamo a capire e muoverti nel mondo delle aste, per dare a ogni opera il valore che merita.

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