Conosciuto principalmente per le sue monumentali “Sfere”, opere che paiono emergere da un universo meccanico e arcano, Pomodoro ha costruito un linguaggio scultoreo capace di attraversare epoche, luoghi e sensibilità, divenendo simbolo di un’arte che dialoga
costantemente con l’uomo e la società.
Nato a Morciano di Romagna nel 1926, Arnaldo Pomodoro è uno degli scultori italiani più celebri e influenti del XX e XXI secolo. La carriera di Pomodoro prende forma negli anni Cinquanta, dopo essersi trasferito a Milano, città in cui entrerà in contatto con protagonisti dell’avanguardia italiana e internazionale. Qui sviluppa una poetica autonoma, caratterizzata dall’interesse per la materia, per l’architettura, per i segni e le forme primordiali, ma anche per la tecnologia e la geometria. A partire dal 1955 espone con crescente regolarità in Italia e all’estero, partecipando a mostre prestigiose come la Biennale di Venezia e la Documenta di Kassel.
Tra gli anni Sessanta e Settanta, Pomodoro consolida il suo stile personale e si dedica alla realizzazione di grandi sculture in bronzo, caratterizzate da una combinazione unica di forme geometriche e aperture interne. Tra le sue opere più note vi sono le serie delle
“Sfere”, come “Sfera con sfera”, esposte in luoghi simbolici come il Cortile della Pigna in Vaticano, la sede delle Nazioni Unite a New York, il Trinity College di Dublino e la University of California a Berkeley. Ma il suo repertorio è ampio e variegato: si ricordano le “Colonne” e gli “Obelischi”, come “Colonna a grandi fogli” e “Obelisco per Cleopatra”, che esplorano il concetto di verticalità e monumentalità. Notevoli anche le opere site-specific, come il “Grande Portale” per la cattedrale di Cefalù e l’imponente “Ingresso al Labirinto” presso la sede della Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano. In tutte le sue creazioni, Pomodoro ha cercato di integrare l’arte con lo spazio urbano, rendendo la scultura
un’esperienza immersiva.
Pomodoro ha utilizzato un linguaggio visivo astratto ma accessibile, che ha permesso a un pubblico molto ampio di avvicinarsi alle sue opere senza dover necessariamente possedere competenze artistiche specifiche. Le sue sculture sono concepite per essere osservate da ogni lato, stimolando una partecipazione attiva dell’osservatore. Le incisioni, le aperture e le variazioni della superficie offrono spunti interpretativi differenti, suscitando curiosità e interesse. Questo approccio ha reso le sue opere capaci di stabilire un contatto diretto con il pubblico, favorendo una relazione personale e soggettiva con ogni spettatore.
L’accoglienza della sua opera è stata entusiasta sia a livello nazionale che internazionale.
Le sue mostre personali sono state ospitate nei più importanti musei del mondo, dal MoMA di New York (1965) al Museo d’Arte Moderna di Tokyo (1988). Ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti, tra cui la Medaglia d’Oro ai Benemeriti della Cultura (2005), la laurea honoris causa quali Trinity College a Dublino (1992) e il Praemium Imperiale per la Scultura (1990).
L’influenza di Pomodoro sulla società contemporanea è tangibile e duratura. La sua visione di un’arte pubblica, accessibile, inserita nel tessuto urbano, ha contribuito a ridefinire il ruolo della scultura nel paesaggio contemporaneo. Ha ispirato generazioni di artisti, architetti, designer, invitandoli a pensare la forma non come mera estetica ma come veicolo di pensiero. Con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, nata nel 1995, l’artista ha inoltre promosso l’educazione all’arte, la conservazione delle opere e la sperimentazione di nuovi linguaggi.
Arnaldo Pomodoro è uno scultore che ha saputo distinguersi per la capacità di unire tecnica, riflessione e ricerca formale. Le sue opere invitano a soffermarsi sulla complessità del presente e sul valore della memoria. In un contesto culturale spesso rapido e superficiale, il suo contributo rimane attuale e significativo.
Noi di Artistinct ci uniamo al lutto nazionale, e ci teniamo a tenere vivo il ricordo di una figura che è stata così rilevante e influente per molti decenni, a tal punto da essere fonte di ispirazione e riferimento. Proprio sulle orme del grande scultore, anche Artistinct ambisce ad internazionalizzarsi, creando una rete artistica senza barriere e vincoli, per poter rendere accessibile l’arte, in tutte le sue parti, a chiunque.
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