La mia arte si basa sui sentimenti, tutto ciò che riguarda (nelle mie possibilità) la psiche umana. Le mie opere sono autobiografiche e non, ovvero ciò che vedo e sento degli altri.
Io non dipingo il bello ma il brutto, ciò che è difficile da accettare e affrontare, soprattutto per far sentire meno sole le persone che soffrono e per sensibilizzare chi invece non riesce a capire ciò che non può vedere: patologie mentali, dolore, per sintetizzare…il male di vivere; poiché nella società in cui viviamo sta mancando l’umanità e l’empatia. Lo faccio anche per denuncia sociale, per abbattere i pregiudizi sulle terapie psicologiche, farmacologiche se necessario. Nessuno deve sentirsi diverso, anormale, solo o non accettato perché non è come la società lo vorrebbe. Io voglio dar voce a chi si sente emarginato, a chi si vergogna di ciò che prova…come ho detto tante volte, spiegando alcune mie opere…la vita, cambia in un attimo per tutti. Ci si deve aiutare, provare a comprendersi ed essere uniti.
“L’artista espressionista cerca mediante l’alterazione della forma, del colore e dello spazio, di rivoluzionare la realtà per giungere a quella che lui suppone sia la verità.
L’espressionismo rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, ma sposta la visione dall’occhio all’interno dell’animo umano.
L’occhio infatti, secondo il pittore espressionista, è solo un mezzo per giungere all’interno, dove la visione interagisce con la nostra sensibilità psicologica. E quando l’occhio osserva dentro di sé, o dentro gli altri, trova sempre toni foschi e cupi.”
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Artista espressionista.
La mia arte si basa sui sentimenti, tutto ciò che riguarda (nelle mie possibilità) la psiche umana. Le mie opere sono autobiografiche e non, ovvero ciò che vedo e sento degli altri.
Io non dipingo il bello ma il brutto, ciò che è difficile da accettare e affrontare, soprattutto per far sentire meno sole le persone che soffrono e per sensibilizzare chi invece non riesce a capire ciò che non può vedere: patologie mentali, dolore, per sintetizzare…il male di vivere; poiché nella società in cui viviamo sta mancando l’umanità e l’empatia. Lo faccio anche per denuncia sociale, per abbattere i pregiudizi sulle terapie psicologiche, farmacologiche se necessario. Nessuno deve sentirsi diverso, anormale, solo o non accettato perché non è come la società lo vorrebbe. Io voglio dar voce a chi si sente emarginato, a chi si vergogna di ciò che prova…come ho detto tante volte, spiegando alcune mie opere…la vita, cambia in un attimo per tutti. Ci si deve aiutare, provare a comprendersi ed essere uniti.
“L’artista espressionista cerca mediante l’alterazione della forma, del colore e dello spazio, di rivoluzionare la realtà per giungere a quella che lui suppone sia la verità.
L’espressionismo rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, ma sposta la visione dall’occhio all’interno dell’animo umano.
Wanda Magliona