Descrizione
Ancora Una Personificazione Di Elementi Della Natura Legati All’acqua. Di Primo Acchito Ci Sembra Di Stare Sulle Sponde Di Un Lago A Spiare Un Gruppo Di Ninfe. Nella Tradizione Slava Ci Imbattiamo Nelle Rusalki, Spiriti E Demoni Femminili. Come Per Le Altre Figure, Anche Queste Vivono Una Controversia Iconografica: Ora Bellissime Donne, Ora Corpi Smunti E Scheletrici. QUEST’ULTIMA L’accezione Ripresa Da Alexandr: Qualcuna Nuota Nel Laghetto Circondato Da Platani, Le Altre Emergono Fuori SEMBRANO Venire Incontro A Noi Che Le Osserviamo Coi Loro Sguardi Vuoti E Per Questo Penetranti. Una Dicotomia È PRESENTE Anche Nell’influenza Che Le Rusalky Potevano Avere Sulla Fecondità Delle Donne, Sulla Guarigione Dalle Malattie Piuttosto CHE Essere Causa Di Morte. Quest’ultima Opzione Era Riservata Agli Uomini Che Da Esse Venivano Attratti Come Nella Tradizione Greca Facevano Le Sirene. Gli Sguardi Persi E Vacanti Che Alexandr Ha Donato Loro Ricordano Anime Che Cercano La Pace: Spiriti Di Fanciulle Suicide O Assassinate Per Annegamento Cui Solo La Vendetta Può Dar Loro Pace. Alexandr Esalta Le Loro Anime Fondendole Nella Natura In Cui Sono Immerse: Vivono Degli Stessi Colori, Sono Fatte Della Stessa Sostanza. Le Ghirlande Che Galleggiano Sull’acqua Sembrano Essere Un Richiamo Ai Festeggiamenti Legati A Queste Figure All’inizio Della PRIMAVERA.
122×85 CM ACRILICO SU PANNELLO