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Sulle tracce di Alexandr
di Alexander Ozerski e Evelin Milazzo in collaborazione con Artistinct-Mag.
Alexander Ozerski: Un’ode artistica attraverso venti pennellate.
“Non cercate più il mio cuore: le belve l’hanno divorato” (C. Baudelaire)
Immergetevi nell’umanità in movimento di Alexandr Ozerski, una libertà priva di conformismi e ipocrisie, un’espressione diretta, autentica, mai addolcita. Le sue opere trasmettono pennellate impetuose, un dialogo tra forme senza compromessi. Intimità del corpo e dell’anima emergono, cupe, voraci, stanche.
Ozerski si presenta come un artista sicuro, in continuo studio e sperimentazione. Tuttavia, dietro la facciata emerge l’uomo, con le radici profonde tra gli Urali e il Nord Italia. Nato a Sverdlovsk nel 1982, si trasferisce in Italia all’età di dieci anni, portando con sé un carattere forgiato in un contesto sociale e politico radicalmente diverso.
L’influenza russa si fonde con l’amore italiano per il classicismo inteso come perfezione innovativa. Le tele di Ozerski ci mostrano volti femminili forti, colte nelle loro verità più intime e segrete, in quei momenti “scomodi” e difficili. Figlio di una musicista e nipote di una ginnasta di alto livello, la sua memoria si intinge di immagini legate al mondo dell’espressione fisica, un’impronta matriarcale che conferisce durezza ai tratti somatici delle sue donne.
Il corpo e l’anatomia sono oggetto di uno studio costante e intenso. Inizialmente interessato a diventare fumettista, Ozerski si iscrive per errore all’indirizzo di decorazione pittorica presso l’Istituto d’Arte Toschi di Parma. Questo errore fortuito lo introduce all’uomo, all’artista, al maestro che cambierà il corso della sua vita e della sua arte: Mauro Marchini. La formazione classica, arricchita da insegnamenti oltre la mera tecnica, permea l’opera di Alexandr.
Osservando il suo lavoro, il movimento emerge nelle pennellate dure, forti, materiche. Non ci sono definizioni, sfondi o sentimentalismi. La forma espressiva di Alexandr colpisce immediatamente gli spettatori, partecipando sin dai tempi scolastici a mostre collettive con il suo maestro e successivamente da solo, come passo naturale nella sua crescita artistica e personale.
L’incontro con il critico d’arte Gianfranco Fiaccadori è significativo: un’apprezzata rottura con il vecchio senza trattare temi nuovi. Ozerski si rivolge alla critica con determinazione, desideroso di conquistarla, che sia essa professionistica o appassionata.
La capacità di Marchini di essere un maestro ha trovato terreno fertile in Alexandr, un apprendista prolifico non solo nella produzione pittorica, ma anche nell’insegnamento. Attraverso corsi d’arte a Parma, mira a formare, diffondere e promuovere l’arte, la conoscenza, la tecnica, incoraggiando nuovi talenti tra i giovani e meno giovani cittadini.
Oltre al suo percorso formativo, Ozerski mantiene un solido legame con Parma, partecipando attivamente a iniziative culturali legate alla storia cittadina. Un uomo e un artista che ha abbattuto le distanze culturali, promuovendo la conoscenza delle diversità che rendono uniche le culture del mondo.
Vent’anni di professione sono sintetizzati nelle sue collezioni, che esplorano il mondo da diverse prospettive geografiche, storiche, letterarie, religiose e mitologiche. Ecco alcuni dei passi principali di questo cammino:
IL CORPO E IL PENSIERO:
Il corpo e il pensiero si rivelano come elementi fondamentali, interconnessi e in costante interazione. Le figure dipinte sulla tela incarnano emozioni, idee e passioni, sfumando i confini tra l’espressione fisica e la manifestazione interiore. Le linee definite emergono con precisione dallo sfondo, mentre macchie e colori si fondono, creando un’esperienza visiva avvolgente. Il corpo, protagonista delle opere di Alexandr, diventa una via per esplorare il mondo interiore, dissolvendo i contorni nella dissoluzione del colore e conducendo lo spettatore a una profonda fusione tra carne e spirito.
L’AMORE E IL TORMENTO:
Le tele di Alexandr esplorano l’ambivalenza dell’amore e del tormento, rappresentando autoritratti che svelano la dualità dell’uomo e dell’artista. La collezione riflette sul contrasto tra ragione e istinto, esponendo tratti pragmatici accanto a visioni disturbate. Le immagini disorientanti trasmettono un senso di inquietudine e disperazione, evidenziando la ricerca di conforto e appiglio in un mondo che spesso appare caotico e privo di risposte certe.
INCUBI:
Gli autoritratti onirici di Alexandr si immergono nei recessi più tormentati della sua psiche, esplorando dubbi, prigionie e la ricerca inquieta di conforto. Le immagini si muovono tra tristezza, incertezza e una profonda connessione con l’irrazionale. Il colore si dissolve, creando atmosfere oniriche in cui la natura fugace del sogno si mescola con i quesiti primordiali senza risposta.
FALSE:
“FALSE” affronta tematiche contemporanee di sesso, peccato e vergogna. Alexandr svela la lotta interna di mostrare la propria natura, esplorando il tema della mascheratura sociale. Le opere riflettono il giudizio e la condanna legati alla diversità, offrendo una visione critica e provocatoria della società.
LENZUOLA:
La collezione “LENZUOLA” avvolge le protagoniste in bianchi drappeggi, trasformando la tela in un mondo di morbide stoffe e colori vibranti. Alexandr ritrae donne che sorridono e ammiccano, in un’inedita esplorazione della femminilità attraverso pose suggestive e dettagli sensuali.
HANAN PACHA:
Ispirato dalla civiltà inca, Alexandr esplora il concetto di “Hanan Pacha”, il mondo celeste degli dei. La collezione riflette su rituali, maschere e dualità tra il divino e l’umano, creando opere che convergono il “mondo di sopra” e il “mondo di sotto”.
GEISHA:
“GEISHA” segna una svolta, ritraendo eleganti figure femminili in bianco e nero. Alexandr esplora la cultura giapponese delle geishe, catturando la potenza seduttiva attraverso dettagli come kimono, pettini d’oro e intensi sguardi.
MAISON CLOSE:
La collezione trasporta gli spettatori nella Parigi della Belle Epoque attraverso immagini suggestive di case chiuse. Alexandr ritrae atmosfere oscure e decadenti, svelando retroscena oscuri e bugiardi sorrisi di donne assenti.
LOVERS:
“Lovers” esplora l’amore in tutte le sue sfumature, da impulso a distacco. Alexandr dipinge un caleidoscopio di emozioni e contesti, offrendo una visione ampia e complessa delle relazioni umane.
TRACCE:
La presenza dell’acqua e del mare caratterizza la collezione “TRACCE”, creando un ambiente fluido e onirico. Alexandr esplora la libertà e l’inafferrabilità della realtà attraverso dipinti che catturano il movimento e la trasformazione.
LE FLEUR DU MAL:
Ispirato alle poesie di Baudelaire, “LE FLEUR DU MAL” riflette sull’esplorazione della bellezza attraverso tormenti interiori. Alexandr trasforma il disagio e la passione in opere potenti, rendendo omaggio al lato oscuro della creatività.
DANSANT SUR LA TOILE:
Con “DANSANT SUR LA TOILE”, Alexandr fonde poesia, danza e pittura. Ritrae il dietro le quinte della vita di ballerine, svelando l’umanità dietro la performance e trasmettendo emozioni attraverso il linguaggio del corpo.
DIPINTI BUGIARDI:
“DIPINTI BUGIARDI” esplora miti, memorie e favole attraverso atmosfere dark e magiche. Alexandr crea dipinti che fungono da fotogrammi di sogni e fantasie, trasportando gli spettatori in mondi alternativi e suggestivi.
ZOLOTO:
La collezione finale, “ZOLOTO”, si avvolge in oro e zaffiro, simboli di divinità e devozione. Alexandr esalta la figura femminile attraverso ritratti rituali, unendo l’aspetto divino al sacro, e trasmettendo la luce dell’oro come metafora di immortalità.
Ecco alcune sue creazioni:
L’ideale
…Non riesco a trovare fra queste pallide rose un fiore che assomiglia al mio rosso ideale…
Acrillico su tela 80×60
La fontana di sangue
…Ho cercato nell’amore il sonno dell’oblio, ma per me l’amore è un letto di spine, fatto per abbeverare le puttane senza cuore..
Acrilico su tela 80×60
Intera
…Nella mia stanza su in alto, stamattina, e venuto da me il demone che ha voluto tentarmi…
Acrillico su tela 70×50
L’amore e il cranio
…Sul teschio dell’umanità l’amore profano con un riso impudente sta sedendo…
Acrillico su tela 80×60
Il gatto
Vieni, gatto mio bello, sul mio cuore innamorato, non tirar fuori le unghie e lascia che m’immerga nei tuoi occhi belli.
Acrillico su tela 80×80
Il serpente ballerino
Era nuda e. Conoscendo il mio cuore, era rimasta con i gioelli sonori adosso.
Acrillico su tela 80×60
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