La holding di Massimo Pozzi Chiesa, già Vicepresidente di Italmondo, scommette su una giovane realtà che promette di rivoluzionare il modo in cui arte, tecnologia e cultura dialogano tra loro. L’ammontare dell’operazione non è stato reso pubblico, prassi comune nel mondo del venture capital, ma le ambizioni sono dichiarate: dare vita a un ecosistema digitale integrato per il settore culturale, capace di unire professionisti, appassionati e collezionisti in un’unica piattaforma.
Artistinct e il modello “Artikigai”
“Non siamo solo l’ennesimo marketplace di arte e NFT”, chiarisce il CEO di Artistinct, Daniele Fazio. La startup innovativa si presenta infatti con una proposta molto più ampia: un ecosistema culturale fondato sul concetto di Artikigai, ispirato alla filosofia giapponese dell’Ikigai, la ricerca del proprio scopo, adattato al mondo dell’arte.
Le quattro aree su cui si articola la piattaforma sono pensate per rispondere a bisogni reali del settore:
- Work – strumenti di matching tra artisti e opportunità professionali, eventi e collaborazioni;
- Learn – corsi di formazione, masterclass online, dati di mercato e un magazine dedicato;
- Invest – soluzioni per investimenti in progetti artistici,vendita e capitalizzazione;
- Social – una community interattiva per connettere artisti, collezionisti e pubblico.
Secondo dati Istat 2024, il 78% degli artisti italiani under 35 dichiara di faticare a trovare opportunità professionali stabili. La frammentazione del mercato e la difficoltà di accesso ai finanziamenti sono sfide strutturali. Artistinct si inserisce proprio in questo spazio, cercando di colmare un vuoto con un approccio olistico.
La scommessa di Sinergia Venture
Per Sinergia Venture, nata solo sei mesi fa con un focus su “creatività e capitale”, Artistinct rappresenta il primo investimento significativo nel settore culturale.
Artistinct punta forte su opere tradizionali e digitali, blockchain e tokenizzazione delle opere, ma evita accuratamente di pronunciare le tre lettere che hanno terrorizzato il mercato nell’ultimo anno: NFT. Dopo il crollo del 2023, con volumi scesi del 90% rispetto al picco del 2021, il settore cerca una nuova narrativa.
Ma come monetizzare? Il modello prevede commissioni sulle transazioni, abbonamenti premium per professionisti e revenue sharing sui corsi di formazione Una formula che, se ben implementata, potrebbe intercettare una nuova fascia di pubblico: i cosiddetti “collezionisti digitali”, in prevalenza Millennials e Gen Z, interessati all’arte ma abituati a muoversi in ecosistemi digitali.
Opportunità e sfide
Le sfide non mancano. Convincere un settore ancora in parte diffidente verso il digitale richiederà tempo, così come affrontare nodi aperti quali la certificazione di autenticità e la chiarezza normativa sulle transazioni di arte digitale. Tuttavia, il potenziale è enorme: musei e gallerie stanno già sperimentando nuove forme di fruizione attraverso realtà aumentata e piattaforme immersive, mentre gli artisti emergenti hanno bisogno di canali più accessibili per farsi conoscere e sostenere le proprie pratiche.
L’ingresso di Sinergia Venture può rappresentare per Artistinct non solo un supporto finanziario, ma soprattutto un segnale forte al mercato: che anche la cultura merita investimenti strutturati, visione e coraggio imprenditoriale.
Un contesto che chiede innovazione
Il mercato dell’arte in Italia vive un momento di transizione. Dopo l’euforia post-pandemica del 2021-2022, il 2025 ha registrato un rallentamento. Le gallerie cercano nuovi canali, i collezionisti guardano oltre le forme tradizionali, e gli artisti faticano a trasformare la visibilità in sostenibilità economica. In questo scenario, l’iniezione di capitale di Sinergia Venture potrebbe dare ad Artistinct le risorse per crescere rapidamente. O per bruciare in fretta, come spesso accade alle startup ambiziose.
Verso un nuovo ecosistema culturale
Il vero banco di prova per Artistinct arriverà nei prossimi 12-18 mesi, quando la piattaforma dovrà dimostrare di saper attrarre non solo artisti e professionisti, ma anche investitori e collezionisti disposti a credere in questo nuovo modello. La posta in gioco è alta: costruire un nuovo ecosistema culturale digitale, capace di far dialogare tradizione e innovazione, radici e futuro.
In un Paese come l’Italia, dove il venture capital in cultura è ancora una rarità, l’iniziativa di Sinergia Venture assume un valore che va oltre l’operazione finanziaria. È un segnale: l’arte e la cultura non sono mondi “a parte”, ma settori capaci di generare valore, crescita e nuove visioni.
Come scriveva Italo Calvino, “la cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”. In questa prospettiva, la partnership tra Sinergia Venture e Artistinct non è solo un investimento, ma un atto di fiducia nel futuro.


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